Lacrime e sorrisi nella Divisione nazionale per le squadre veronesi impegnate. In B il Psg Tosoni ha accusato il colpo del ko interno contro gli Orsi Tortona (56-62) con la sua torre Damiano Dalfini che per la prima volta in casa non raccoglie nemmeno un punto (su due soli tiri tentati). In C situazione opposta. La Ferroli si galvanizza in casa della cenerentola Bancole (60-90) trascinata dalla guardia Andrea Crestanello, decisivo nel 23-0 con 4 su 4 dal campo, che con i 16 punti tocca il suo career high nella categoria. E così il Tosoni che era stato ad un passo dal primato, dopo due arresti di seguito si ritrova nella zona medio bassa della classifica mentre la Ferroli si conferma capolista grazie alle quattro vittorie consecutive.
I PROTAGONISTI. «Diciamo che appenda prendevo la palla mi ritrovavo con due o tre uomini addosso e non avevo lo spazio per muovermi», racconta Dalfini. «In settimana avevo subito un colpo alla mano, quindi non ero nemmeno nella condizione migliore: però due tiri tentati e zero punti segnati… non mi era mai capitato. Mi salvano i 14 rimbalzi: un bel bottino». «Mi sentivo bene, ho la fiducia dei compagni e del caoch, so quando prendermi le responsabilità», sottolinea invece Crestanello dopo la miglior prestazione di carriera. «Dentro l´area Andrea Camata si attirava gli uomini addosso ed io ho sfruttato lo spazio aperto per il tiro».
LE PERCENTUALI. «Non è solo una questione di errori al tiro, anche se abbiamo fatto il 36 per cento», afferma Dalfini. «Gli Orsi sono stati bravi: ci hanno sorpreso con la loro fisicità e noi dovevamo essere più opportunisti nel primo tempo e nel finale usare con maggior attenzione i possessi. Troppi tiri da fuori. Sono amareggiato non per la mia prestazione offensiva ma per la sconfitta». La Ferroli viaggia invece con il 45 per cento al tiro, sfiorando il 50 da 2. «Credo che a un certo punto per Bancole era difficile pensare chi marcare: Camata dentro l´area o noi tiratori», racconta Crestanello. «Siano andati in cinque in doppia cifra. Abbiamo sorpreso i mantovani alternando le varie soluzioni di gioco, semplificando una gara che poteva anche essere insidiosa. Mi viene in mente la nostra debacle con Crema, dove eravamo apparsi dei brocchi: domenica lo è stato il Bancole con noi bravi in difesa».
LE PROSSIME GARE. Domenica i draghetti sono attesi dalla capolista Marostica di caoch Simone Guadagnini: un castellano che con Villafranca ha sempre vinto. «Si tratta di un derby, è tutto possibile. Ma non fasciamoci la testa», chiosa Dalfini. «Lavorando bene nulla è impossibile. Anche con il Tortona ero certo avremmo vinto: qualcosa è saltato in partita, nulla però di irreparabile». I sambonifacesi ospiteranno il Cantù con cui dividono, insieme a Montichiari, il primato. «Sarà una gara durissima», ammette Crestanello. «La nostra forza che sta nel collettivo. Siamo un bel gruppo, personalmente mi trovo bene con tutti e con coach Schiavo, che sa come metterci sotto. Dopo Crema ha avuto le parole giuste per farci risollevare, quella sconfitta ci è servita per unirci ancor di più».
Dall’Arena di Giovedì 22 Novembre 2012 – Sett. Sport – Pag. 53