Brindano alla vittoria. Non quella conquistata sul campo, ma raggiunta a colpi di proteste. Psg Tosoni Villafranca e Ferroli San Bonifacio hanno fatto unione insieme ad altre 100 squadre di Lega, dalla A alla C dilettanti, chiedendo alla Fip di rateizzare i Nas, i premi di formazione che le società devono pagare alla federazione per ogni giocatore in regime di svincolo.
Soldi versati dai club, di cui Roma ne trattiene una parte ridistribuendo il resto alle società aventi diritto. La scadenza dei versamenti in un´unica rata era prevista entro il 5 novembre, ma a fronte della crisi economica che ha visto la fuga di numerosi sponsor (la Lega dilettanti ha perso 50 club), e che ha comunque indebolito le società sportive, i club hanno fatto pressione sulla Lega affinché avanzasse la richiesta alla Fip di rateizzare le spese.
«No rata, no nas». È lo slogan coniato per la campagna di protesta. Fra le società promotrici la Ferroli. «Pensare di pagare i Nas in una unica soluzione entro il prossimo 5 di novembre, in un lasso di tempo così breve a fronte di un avvio di campionato iniziato il 29 di settembre per la B e il 14 ottobre per la C, diventa davvero difficile», afferma il presidente del club sambonifacese Andrea Boschetti, associandosi alla protesta di oltre 100 avversarie. La richiesta di rateizzazione è stata in primis negata da Roma che forse non aveva recepito che in questo grave periodo di crisi, è una questione di sopravvivenza per le società. Poi di fronte al braccio di ferro dei club che hanno approvato un documento congiunto proposto all´assemblea generale il 27 ottobre a Bologna, la Fip ha fatto passo indietro.
da L’Arena di Venerdì 2 Novembre 2012