…è questo il pensiero di quasi tutti a fine partita.
Perché la sfida con Padova è stata vinta persa e rivinta almeno tre volte nel corso della partita. Una partita strana, di cui è giusto tenere risultato e due punti, ma sulla quale è anche giusto fare alcune riflessioni su ciò che, invece, è andato meno bene.
La partita inizia bene, con Villafranca sin da subito al comando e con dei piccoli parziali che permettono di aprire un buon divario nel punteggio. Merito sicuramente di giocate attente, di qualche buon tocco a muro e di una difesa che ben contiene le iniziative di Padova, che tuttavia, nel finale, riesce a colmare in parte ma non in tutto il divario. Il parziale si chiude sul punteggio di 25-22, ma il finale di set di Padova desta in tutti un po’ di apprensione.
Proprio per questo ci si attende un avvio di secondo set all’insegna dell’equilibrio e un po’ tutto il pubblico rimane stupito quando Padova, i men che non si dica, riesce a scavare un parziale di 8 punti che i ragazzi di Villafranca non riusciranno più a colmare e che permetterà ai patavini di chiudere il set sul 25-15, mettendo in mostra difficoltà fin qui mai evidenziate dagli atleti di casa, tenuti costantemente sotto pressione dalla compagine avversaria, con un atteggiamento assolutamente invidiabile in difesa ed alcune importanti individualità in attacco.
A preoccupare è soprattutto il lento sgretolarsi di alcuni punti di riferimento, specialmente in attacco e con la conseguente paura che, in frangenti come questo, diventa anche la peggior nemica.
Il terzo set scivola via sui binari di una costante parità…e vista la fine del set precedente pare già un ottimo risultato. Padova tuttavia allunga nel finale e porta il punteggio sul 25-20; anche le “magie” di coach Marconi, iniziate già durante il secondo parziale, sembrano non riuscire a porre fine a quelle crisi di identità in attacco che colpisce alcuni degli atleti di casa, di certo intimoriti dalle enormi potenzialità tecniche e soprattutto fisiche dei giovani atleti avversari, ma altrettanto sotto le loro abituali potenzialità.
Il quarto set parte quindi con la paura di rivedere il risultato dell’andata, quando Padova riuscì, unica peraltro tra tutte le squadre del girone, a sconfiggere Villafranca; ma come in un film dal copione imprevedibile, il trend si inverte nuovamente e i ragazzi di casa ritrovano alcune delle prerogative per le quali si trovano meritatamente al primo posto in classifica fatto questo che, inevitabilmente, porta Padova ad avere meno sicurezza nel proprio atteggiamento offensivo, anche se rimane alta l’attenzione in difesa.
Il set finisce con lo stesso punteggio del precedente, ma a ruoli invertiti…e si va al tie break!
L’inerzia però è ormai in mano ai ragazzi di casa, che, grazie anche al recupero di qualche giocatore fino a quel momento in difficoltà, riescono a condurre sin dall’inizio il set ed a chiuderlo sul punteggio di 15-10.
Come si diceva all’inizio, bene il risultato, anche se non aver fatto bottino pieno permette alla diretta inseguitrice Legnago di ridurre da 5 a 4 punti la distanza in classifica; ma bisogna riflettere su alcune difficoltà incontrate nel secondo e terzo set per evitare che, in altre circostanze, il conto da pagare possa essere ben più salato…