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IL NOSTRO MOTTO DIVENTATO UNA SERATA SPECIALE

Pochissimi i posti a sedere liberi per la prima serata organizzata dalla PSG per il 60°. Super ospiti in sala: i giocatori del Chievo Meggiorini e Rigoni, il tennista Juri Margotto e, sorpresa, hanno fatto capolino anche il procuratore Andrea d’Amico ed il campione olimpionico Roberto Di Donna.

Un palco quindi di tutto rispetto, che ha tirato ancor più a lucido, se ce ne fosse bisogno, l’argomento e l’atmosfera della serata.

Introduzione affidata al Presidente della PSG Gabriele Orsi che dopo un breve saluto a tutti i presenti ha lasciato la parola a Silvia Nicolis che ha fatto gli onori di casa. La cornice dello splendido Museo non poteva che ulteriormente dare prestigio alla serata ed un ringraziamento di cuore a loro ed a tutto il loro staff è più che doveroso.

In sala anche la rappresentanza del Comune di Villafranca nella persona dell’Assessore Roberto Dall’Oca che ha sottolineato la fondamentale sinergia che ci deve essere tra la nostra Associazione Sportiva e l’Ente Comunale: sinergia che non è mancata in questo anno di transizione tra il Direttivo precedente e quello attuale.

Ha preso quindi la parola il moderatore della serata Massimo Merlini, coach professionista ben conosciuto non solo nel nostro territorio, che ha saputo condurre la danze usando un sapiente mix di formalità ed informalità ottenendo l’effetto di una serata trascorsa piacevolmente e senza un momento di calo.

Molto interessante, divertente e cattura-attenzione l’intervento di Cristiano Caporali tecnico sport endurance, che attraverso aneddoti di sportivi famosi ha spiegato gli ingredienti del “successo”(sì, tra virgolette perché il successo è certo quello che ci immaginiamo tutti ma non solo): Sogno, Fallimento, Perseveranza, Creatività, Rispetto, Gruppo. Questo dà la Prestazione, e qui, in tandem con Massimo Merlini “non per essere migliori degli altri, ma per migliorare se stessi”. Il Successo è questo. Applausi a scena aperta.

A questo punto la serata entra nel vivo, senza la formula da “talk-show” televisivo ma con interventi a ruota libera partendo dallo spunto del moderatore: e qui ecco Nicola Rigoni che introduce il leit-motiv famiglia. L’importanza da un lato di avere un contesto familiare che supporti l’atleta, ma anche l’errore di mettere troppa pressione ai ragazzi, con il risultato di fargli perdere l’amore per l’attività sportiva. Quanta verità – sottolinea Juri margotto – che nella sua esperienza di istruttore di tennis ha potuto constatare quanti ragazzi di talento hanno abbandonato per dei genitori che si sentivano a loro volta dei coach professionisti (d’altronde…non siamo il Paese dei 56 milioni di allenatori della Nazionale?). E’ stato bello poi sentire Andrea D’Amico che ha messo in evidenza il lavoro di una Polisportiva come la nostra, raccontando di quanti suoi giocatori hanno scampato una brutta strada fatta di delinquenza grazie a questo tipo di associazioni. E’ il turno di Roberto Di Donna che mette l’accento sul concetto della parola “sport” che deve essere e deve rimanere GIOCO: Gianni Morandi cantava che “1 su 1000 ce la fa” ed è proprio così, non deve essere perso di vista questo assunto. Si vuole provare ad arrivare? Beh, allora motivazione, fame e sacrifici non devono mancare. Proprio quelli che non sono mancati a Riccardo Meggiorini che ricorda la sua partenza da ragazzino da Bovolone a Milano scatenando l’ilarità della sala quando ridendo ha sottolineato “non proprio la stessa cosa”. Certo, ci vuole fortuna, ma bisogna andarsela a cercare e deve essere continuamente aiutata. Sono esperienze di vita che ti formano.

A questo punto le domande dal pubblico, e non ci si accorge del tempo che passa in un’atmosfera così serena.

E’ ora di chiudere purtroppo: ringraziamenti di fine serata del Presidente PSG Gabriele Orsi, foto di rito per la stampa (e non solo..), strette di mano, ed un arrivederci.

Avercene di serate così…..

 A breve galleria fotografica!!!

GRAZIE!

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Pubblicato il Notizie Polisportiva

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