Buster-PSG: 79-77
PSG: Berto 0, Botturi 3, Serpelloni 0, Piccoli 8, Zandonà 0, Volpe 2, Tagliani 25, Perotto 15, Paganelli 2, Benassuti 16, Nonis 0, Carbone 6.
Si può essere soddisfatti dopo aver perso di due punti in casa della prima in classifica ancora imbattuta?
Sembrerebbe una domanda sciocca, alla quale rispondere con uno scontatissimo NO.
Invece, a mente fredda e dopo aver smaltita l’immediata delusione del risultato, credo che la risposta possa essere affermativa.
La partita persa sabato a Povegliano infatti, ci ha insegnato molte più cose rispetto a tutte le altre vittorie fino a qui ottenute.
Aver lottato tutta la partita punto a punto contro un avversario di qualità, giocando di squadra su entrambi i lati del campo non mollando mai, accarezzando fino a 20” dalla fine una vittoria che sarebbe stata assolutamente meritata, deve riempirci d’orgoglio e deve servirci da sprono per proseguire la strada intrapresa con ancor più convinzione.
E’ questo che mi preme, più di ogni altra cosa, farvi sapere, più di un semplice commento tecnico alla partita dove guardando al tabellino come fanno solitamente i “tifosi” può sembrare che alcune individualità possono essere state più importanti di altre, ed invece in un gioco di squadra c’è chi fa il lavoro sporco, che spesso nei tabellini non compare.
Tutti e 12 i ragazzi sono stati importanti in egual misura, chi ha segnato, chi ha difeso, chi ha preso rimbalzi, chi ha giocato poco e chi ha sostenuto dalla panchina i propri compagni, perché la partita, come diciamo sempre, è il risultato e la verifica di quanto facciamo in allenamento.
Facciamo tesoro quindi di questa sconfitta che è stata tale solo nel risultato, e mettiamo da parte gli individualismi e le delusioni personali che portano ad egoismi che fanno male al concetto di squadra che deve essere sempre messo al primo posto.
Perdere sicuramente non fa piacere, avere un atteggiamento da perdenti però è molto peggio.
Nicola.