Un mix micidiale di Mercatini Natalizi e la nevicata nel Nord Italia, peraltro prevista dai vari “meteo man” , fa si che Pergine non giunga in tempo per la partita all’Anti contro i nostri draghi.
I contatti con i dirigenti di Pergine sono stati costanti dalle 17.00, quando è arrivata la prima comunicazione che la partita sarebbe difficilmente cominciata puntuale alle 18.30: le auto trentine erano infatti bloccate nel traffico autostradale della A22, insieme ai gitanti domenicali dei mercatini Natalizi ed alla neve abbondante che scendeva in tutto il Nord Italia. Intanto alla spicciolata arrivavano i ragazzi in gialloverde che cominciavano a scaldarsi, in attesa degli avversari.
Questo quanto dicono le Norme FIP all’articolo 63:
Mancata o ritardata presentazione in campo
Trascorsi quindici minuti dall’ora fissata per l’inizio della gara senza che una delle due squadre
si sia presentata regolarmente in campo, questa verrà considerata rinunciataria e la gara sarà
omologata, secondo quanto previsto negli artt. 18, 19, 49 e 53 R.G.
In costante comunicazione con gli avversari ed in accordo con gli arbitri il fischio d’inizio si spostava di 10 minuti in 10 minuti, ben oltre quindi l’orario previsto, come previsto sempre dall’art. 63 al comma 5 quando c’è l’accordo con la squadra avversaria:
Se entro il termine di attesa la squadra ritardataria, e solo quando provenga da altra sede,
preannuncia in qualche maniera il ritardo e questo sia dovuto a causa di forza maggiore,
l’arbitro concederà di protrarre opportunamente il tempo di attesa.
Alle 18.50 si intravede un’auto degli ospiti da cui scendono tre atleti: gli arbitri nel frattempo concedono altri 15 minuti, quindi termine ultimo 19.05. Non serve, purtroppo, ed alle 19.10 arbitri ed Ufficiali di campo lasciano il parquet.
“Un vero peccato” – commenta coach Beghini -.” I ragazzi erano belli carichi, ed era giunta anche una bella cornice di pubblico nonostante il meteo avverso. “Vincere” così non è mai bello; abbiamo fatto l’impossibile per aiutare i ragazzi di Pergine, agevolando lo spostamento del fischio d’inizio più volte in accordo con gli arbitri, ma dopo 45 minuti abbondanti di attesa non era proprio più possibile fare diversamente. “
Ai ragazzi non resta che fare un po’ di “show” con il pubblico, e lanciare un messaggio alle istituzioni: la palestra non è granché confortevole, considerato il clima invernale ed un riscaldamento a singhiozzo. Chi ne ha la responsabilità si adoperi di conseguenza: si dice sempre che i bambini ed i giovani devono fare del sano sport. Vogliamo dargli una mano? Vogliamo fargli fare sport per restare lontani dai malanni, o vogliamo fargli venire malanni facendo sport? Agli enti competenti l’ardua sentenza…
